La conversione della patente estera sotto la lente



I neoresidenti in Svizzera devono obbligatoriamente convertire la patente di guida estera entro il dodicesimo mese dall’inizio del soggiorno. L’operazione non è automatica: le autorità cantonali hanno facoltà di verificare l’attitudine alla guida con un esame pratico.

Una montagna amministrativa da scalare: trasferirsi in un nuovo Paese significa spesso «insediarsi» anche presso gli uffici dell’amministrazione locale per tutte le iscrizioni da effettuare, i moduli da compilare e i documenti da richiedere. Fra questi c’è anche la patente di guida. Chi si stabilisce entro i nostri confini deve convertire il proprio documento in una licenza di condurre svizzera non oltre la fine del dodicesimo mese dall’inizio del soggiorno. Purtroppo però non è sufficiente presentarsi all’ufficio della circolazione cantonale competente e richiedere la conversione: per le patenti di qualunque categoria (A, B, C ecc.) potrebbe essere necessario un esame pratico, poiché le autorità cantonali intendono accertarsi che chi viene a stabilirsi sul nostro territorio possa integrarsi senza difficoltà, anche dal punto di vista della circolazione stradale, e il suo livello di guida sia in linea con i requisiti elvetici.

Esistono tuttavia alcune eccezioni. Per i cittadini di determinati Paesi (l’elenco completo è riportato qui sotto) la conversione della patente di guida effettivamente non è che una formalità; o quasi. Ad alcuni sarà richiesto «solo» il superamento di un esame di teoria, ad altri magari nemmeno quello, poiché si suppone che i requisiti necessari per ottenere la patente di guida nei Paesi elencati siano analoghi a quelli previsti in Svizzera. Pertanto non c’è bisogno di tenere questi candidati sulla graticola: è sufficiente un passaggio all’ufficio della circolazione competente. La prova pratica (nota ufficialmente come «corsa di controllo») è invece sempre richiesta a chi guida per lavoro, come i taxisti, gli autisti di pullman o di autocarri.

Infine, i cittadini svizzeri che hanno in mente di ottenere la patente di guida all’estero per poi convertirla in licenza di condurre elvetica, magari sperando di aggirare la procedura in vigore da noi, dovrebbero pensarci due volte: per arrivare al benedetto documento sarà necessario avere risieduto almeno dodici mesi nel Paese estero.

Sono esentati dall’obbligo di sostenere una prova pratica («corsa di controllo») e l’esame di teoria i titolari di licenza di guida estera rilasciata dai seguenti Stati: Austria, Belgio, Bulgaria, Repubblica Ceca, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria

Sono esentati dalla prova pratica («corsa di controllo») i titolari di licenza di guida rilasciata da: Andorra, Australia, Canada, Corea (Repubblica di), Giappone, Israele, Marocco, Monaco (Principato di), Nuova Zelanda, San Marino, Singapore, Taiwan, Tunisia, USA

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