Protezione acustica: un tema complesso

Uno degli impegni centrali dell’USTRA è proteggere la popolazione dal rumore stradale eccessivo. Gli standard elvetici di uniformità nazionale sono disciplinati da norme articolate nei minimi dettagli.

Dal 2008 la Confederazione, rappresentata dall’USTRA, è proprietario e gestore della rete delle strade nazionali. In tale veste ha anche il compito di tutelare i cittadini dal rumore stradale. Nel settore vigono direttive severe a garanzia di una disciplina standardizzata a livello nazionale. Le modalità di misurazione dell’impatto acustico e le condizioni alle quali il nostro ente può e deve intervenire sono definite con precisione dalla legge sulla protezione dell’ambiente, l’ordinanza contro l’inquinamento fonico e altri regolamenti.

Lo stato di inquinamento acustico, rilevato per ciascun tratto di strada nazionale, viene registrato in un cosiddetto «catasto del rumore» attraverso un modello matematico estremamente complesso nel quale confluiscono svariati fattori, come volumi di traffico, velocità di percorrenza, tipologia e stato della pavimentazione, topografia ecc. Inoltre vengono effettuate misurazioni in loco su diversi orizzonti temporali, per poter comparare i dati. Il risultato di queste intense e sofisticate operazioni è una banca dati che riporta il livello di esposizione di ogni piano di ciascun singolo edificio situato nelle adiacenze del tracciato, fornendo così una fotografia dei punti in cui vengono oltrepassati i valori consentiti. L’analisi non si limita a restituire il quadro attuale, ma è anche in grado di formulare previsioni e proiezioni su scenari emissivi futuri realizzati in base a stime sull’aumento di traffico.

Laddove risultano superamenti dei limiti stabiliti, si studiano possibili soluzioni per riportare i valori sotto la soglia massima: in primo luogo si cerca di intervenire alla fonte, spesso optando per la posa di asfalto fonoassorbente. Qualora questo non fosse sufficiente, si punta a rimediare con tecniche di contenimento della propagazione, per esempio installando barriere acustiche, a patto che l’operazione sia indicata secondo i criteri del cosiddetto «indice di sostenibilità economica» (ISE), che esprime la proporzionalità tra superficie interessata e costi da sostenere. Soltanto se l’ISE è pari o superiore a 1.0, il provvedimento può, anzi, deve essere attuato. I protocolli di rilevamento e le condizioni procedurali alle quali è chiamato a operare l’USTRA per adottare le misure specifiche rispondono quindi a un rigoroso disciplinare, che non lascia praticamente alcun margine di manovra.

Nei quindici anni di attività svolta dall’USTRA come organo competente in materia, sono stati attuati provvedimenti antirumore per un valore di circa 3,3 miliardi di franchi (dato aggiornato a metà 2022), consentendo di bonificare già il 95 per cento degli oltre 2200 km della rete viaria nazionale. A prescindere da questa quota di realizzazione, la prevenzione dalle emissioni sonore nel contesto stradale è comunque destinata a costituire un impegno costante e fisso dell’Ufficio, considerando il continuo aumento dei volumi di traffico, seppur prevedibilmente meno marcato in futuro.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Inizio pagina