Vie ciclabili per la mobilità quotidiana e il tempo libero

Dall’inizio del 2023 è in vigore in Svizzera una nuova legge sulle vie ciclabili, in base alla quale i Cantoni hanno cinque anni di tempo per definire le proprie reti ciclabili in appositi piani. L’USTRA mette a loro disposizione una guida pratica sull’argomento. Scopriamo tutti i dettagli in questo articolo.

Il 23 settembre 2018 quasi tre quarti dei votanti si sono espressi a favore della promozione della ciclomobilità (maggiori informazioni su: mobilità ciclabile (admin.ch), condividendo chiaramente la volontà di migliorare le infrastrutture in questo ambito. Con tali premesse quindi, già in sede di pianificazione cantonale, entro fine 2027, si porranno le fondamenta per realizzare una rete di vie ciclabili sicura e facilmente accessibile. Per agevolare il lavoro dei Cantoni, anche sulla base di criteri procedurali più uniformi, l’USTRA ha messo a punto una guida pratica alla progettazione in materia, ora disponibile a beneficio delle autorità competenti.

«Mobilità quotidiana» e «tempo libero»

Un punto chiave di tale ausilio è la distinzione tra «rete per la mobilità quotidiana» e «rete per il tempo libero»: come si intuisce dai loro nomi, infatti, i due sistemi di tracciati servono scopi diversi. La prima tipologia segue l’approccio che privilegia «la via verso la meta», quindi inteso a offrire agli utenti collegamenti il più possibile diretti ed efficienti tra centri importanti e altre realtà regionali. Per la seconda categoria, invece, vale il principio «la via è la meta» e comprende itinerari particolarmente adatti a escursioni in bicicletta e mountain bike. SvizzeraMobile è già da tempo impegnata nel coordinamento di una ciclabilità a scopo ricreativo. Spetterà ora ai Cantoni decidere se estendere e densificare ulteriormente la rete specifica. Un’altra peculiarità è rappresentata dai percorsi per mountain bike: qui, infatti, il focus è posto più sulla sfida che non sull’efficienza e si fa assegnamento su una maggiore responsabilità individuale in tema di sicurezza.

Principi di pianificazione

Obiettivo della legge sulle vie ciclabili, e dunque del mandato conferito dalla popolazione ai Cantoni, è incrementare la fruibilità e la sicurezza per gli utenti: per realizzarlo è necessario adottare alcuni requisiti e interventi. Anzitutto i tracciati devono collegare importanti luoghi di partenza e destinazione nel modo più diretto e lineare possibile. Inoltre, devono essere progettati in modo da evitare fermate, forti pendenze e lunghi tempi di attesa agli incroci. Ovviamente rivestono un’importanza fondamentale anche la separazione dal traffico motorizzato pesante, così come una buona dotazione e un’adeguata illuminazione delle infrastrutture.

Le reti future così ottimizzate saranno suddivise in tre generi di collegamenti: principali, secondari e «superstrade ciclabili». I primi costituiscono la spina dorsale di ogni sistema di viabilità ciclabile, consentendo spostamenti rapidi su tratti potenzialmente molto trafficati; i percorsi secondari, invece, servono a raggiungere i quartieri o centri minori e possono essere previsti a scelta dei Cantoni in base alle loro esigenze; infine le super-ciclovie, neanch’esse assolutamente indispensabili: al pari delle autostrade, possono servire a collegare località su distanze maggiori. L’USTRA coadiuva i Cantoni nella fase di pianificazione. La guida pratica realizzata a tale scopo permette in primo luogo di creare standard unitari al di là dei confini cantonali. In questo modo il nostro ente dà il proprio contributo al miglioramento delle infrastrutture ciclabili.

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