Protezione delle acque sotterranee e superficiali

Tra i compiti dell’USTRA rientra anche la protezione delle acque di falda e di superficie. Le acque meteoriche stradali vengono in larga parte filtrate e depurate. Ecco le misure attuate dall’USTRA a questo scopo.

Sui rivestimenti impermeabili delle pavimentazioni stradali si accumulano acque meteoriche contenenti sostanze inquinanti, derivanti dall’abrasione di pneumatici e carreggiate, a cui in inverno si aggiunge anche il sale. L’acqua che defluisce dalle superfici su cui circolano più di 10 000 veicoli al giorno deve essere depurata. Queste acque devono essere smaltite in conformità alle disposizioni vigenti. Due sono i sistemi di depurazione adottati dall’USTRA: infiltrazione in loco e impianti di trattamento.

Infiltrazione in loco

Se possibile, le acque provenienti dalla strada vengono fatte infiltrare in prossimità della carreggiata, utilizzando un metodo che i tecnici chiamano «infiltrazione decentralizzate». In questo caso il suolo agisce da filtro naturale immagazzinando le sostanze inquinanti nello strato superiore. Questa tipologia di trattamento è semplice, efficace e non richiede l’utilizzo di ulteriori terreni, a condizione che la composizione del suolo e la piantumazione siano adeguate.

Impianti di trattamento delle acque di scarico

Quando non è possibile realizzare un drenaggio attraverso la scarpata e l’acqua si accumula, l’USTRA realizza appositi impianti di trattamento denominati «SABA» (acronimo tedesco di Strassen­abwasser-Behandlungsanlage), costituiti da diversi bacini artificiali: l’acqua viene depurata mediante una prima vasca di sedimentazione e un successivo bacino filtrante a sabbia piantumato. Infine, una volta ripulita, viene immessa in corsi d’acqua naturali. Finora l’USTRA ha realizzato 179 strutture di questo genere e prevede di costruirne altre nei prossimi anni.

Spesso i SABA sono ricoperti dalla vegetazione, come qui presso Regensdorf.

Spesso i SABA sono ricoperti dalla vegetazione, come qui presso Regensdorf.

Molteplici vantaggi

Un SABA è in grado di depurare le acque di un tratto autostradale lungo da quattro a dieci chilometri ed è efficace anche in caso di incidenti: se sulla carreggiata fuoriescono carburanti o sostanze chimiche, l’impianto trattiene l’acqua contaminata consentendone il successivo smaltimento a norma di legge.

Drenaggio in galleria

L’acqua di estinzione e pulitura usata nelle gallerie contiene numerosi inquinanti, pertanto viene raccolta in un apposito bacino di ritenuta. Quella pulita di montagna invece viene convogliata in appositi sistemi di drenaggio.

 

Separazione delle acque reflue stradali da quelle estranee

Cosa sono le acque estranee?
In teoria le condotte di drenaggio delle strade nazionali dovrebbero raccogliere solo l’acqua piovana o la neve sciolta proveniente dalla carreggiata. Invece in alcuni punti vi confluisce anche quella dei drenaggi di versante, di sorgenti o piccoli ruscelli. Nella maggior parte dei casi, queste cosiddette acque estranee sono pulite e quindi non devono essere trattate.

Acque estranee, no grazie
A differenza delle acque meteoriche stradali, che si for­mano solo in caso di pioggia o neve, quelle estranee scorrono ininterrottamente, e il loro flusso costante rappresenta un problema non indifferente per i bacini di ritenzione piantumati dei SABA. Al loro interno, infatti, il terreno deve asciugarsi periodicamente altrimenti diventa fangoso e perde la sua capacità infiltrante. Per ovviare a questo problema, i SABA sono dotati di appositi deviatori idraulici, che in caso di condizioni meteorologiche asciutte
convogliano le acque pulite estranee direttamente nel corso idrico più vicino.

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