Il progetto: un cantiere prima del cantiere
Da quando i progettisti impugnano la matita per disegnare una nuova autostrada a quando partono i primi colpi di piccone possono passare molti anni. Ma cosa avviene fra questi due momenti? Andiamo a scoprire le varie fasi che si succedono dietro le quinte dei progetti infrastrutturali USTRA.
Il pensiero precede l’opera. Effettivamente ben prima che entrino in azione bitumatrici, betoniere e altre macchine operatrici per dare corso alla costruzione di un’autostrada, occorre mettersi al tavolo da disegno e coinvolgere tutti i soggetti che in qualche modo hanno un interesse legittimo. Tutto questo naturalmente allunga il processo: possono benissimo trascorrere oltre due decenni prima che i progettisti possano posare la matita e consegnare, metaforicamente parlando, badile e piccone agli operai. Chiariamo subito che non tutti i progetti che passano nelle stanze dell’USTRA sono complessi e tanto dispendiosi in termini di tempo come la realizzazione delle autostrade: generalmente posare una serie di pannelli solari lungo una strada ad alto scorrimento non richiede più di due anni. Le opposizioni a questa tipologia di interventi, infatti, sono contenute.
Si parte per grandi linee
La primissima tappa di ogni intervento riguardante le strade nazionali si chiama «progetto generale». È quello che definisce l’opera a grandi linee: nel caso di un’autostrada l’USTRA disegna il tracciato, gli svincoli necessari, il numero di corsie di marcia, le intersezioni e così via. I «contabili» sono già della partita, poiché è a questo punto che si svolgono le analisi dei costi e benefici dell’opera in progetto. Salgono a bordo anche gli esperti ambientali, chiamati a valutare l’impatto dei lavori sulla natura. Vengono elaborate più varianti dello stesso progetto: in questo percorso a ostacoli «vince» la versione che meglio risponde alla totalità delle considerazioni presentate e rispetta le norme tecniche e legali, come quelle sull’inquinamento acustico. A questo punto l’Ufficio federale delle strade può sottoporre il progetto generale al vaglio del Consiglio federale.
Verso il progetto definitivo
Una volta varata dal Consiglio federale, la pratica può passare alla tappa successiva, il progetto definitivo. Nel caso della costruzione di un’autostrada, si tratta della fase in cui vengono definiti i terreni da acquisire e in cui, per questo motivo, vengono invitati a esprimersi servizi federali, Cantoni, Comuni e cittadini riguardati dall’opera.
Svolte queste valutazioni, l’USTRA invia il progetto definitivo all’istanza superiore, il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC), che dà il via libera per la tappa successiva soltanto se il fascicolo consegnato dall’USTRA è completo.
Deposito pubblico e termine di ricorso
Questa verifica è fondamentale, poiché lo stadio successivo è uno dei più delicati di tutta la procedura: si passa al deposito pubblico e all’approvazione dei piani, fase che apre le porte a ricorsi e opposizioni. Le valutazioni al riguardo spettano al DATEC, che può decidere di approfondire o respingere le istanze presentate. Tuttavia gli interessati che si vedono cassare l’opposizione hanno la possibilità di ricorrere al Tribunale amministrativo, avviando un iter che può arrivare fino davanti al Tribunale federale, determinando così tempi e attese procedurali che possono ritardare di diversi anni la realizzazione dei lavori.
E finalmente… siamo ai dettagli
Una volta risolto anche l’ultimo ricorso il progetto acquisisce forza di legge. Ed è solamente in questo momento che i servizi dell’USTRA possono acquistare i terreni necessari o indire gare di appalto per l’aggiudicazione dei lavori. Si entra così nell’ultimissima fase, nota come «progetto di dettaglio». Come suggerisce il nome, è a questo punto che l’USTRA definisce tutti i dettagli tecnici necessari per la realizzazione dell’opera, come l’allestimento di un’area per organizzare i materiali da costruzione o l’edificazione delle baracche di cantiere. Ma come avviene l’aggiudicazione dei lavori ai vari appaltatori? L’USTRA segue questi criteri: incarico diretto per gli interventi che prevedono un esborso inferiore ai 300 000 franchi; oltre tale importo, procedura mediante invito, che prevede il confronto fra varie offerte; gara pubblica di appalto obbligatoria, infine, per le opere il cui valore è stimato oltre i due milioni di franchi. Nel frattempo, dalle fasi iniziali del progetto generale alla discesa in campo delle aziende appaltatrici, sono passati lunghi anni. Ma queste tempistiche sono imprescindibili, vista la miriade di interessi e vincoli da rispettare.
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