Veicoli a guida autonoma in Svizzera: le tappe necessarie
Quest’anno l’USTRA ha partecipato alla BEA con i temi «Mobilità 2060» e guida automatizzata. Nell’ultimo appuntamento della nostra serie sulla fiera bernese scopriamo insieme i criteri che i veicoli dotati di questa tecnologia dovranno rispettare per poter circolare in Svizzera.
Retrospettiva BEA Parte 3
❓«Di chi ti fidi di più al volante: di un conducente umano o un sistema autonomo?»
Lo abbiamo chiesto ai visitatori della BEA: ci hanno risposto esprimendo opinioni, suggerimenti e perplessità su post-it che abbiamo raccolto e trasmesso ai nostri esperti.
Nella terza parte della nostra serie dedicata alla BEA Maja Ouertani, giurista esperta in tema di immatricolazione nonché responsabile del settore Sicurezza veicoli e vigilanza all’USTRA, ci spiega quali sono gli step fondamentali affinché i veicoli a guida autonoma possano davvero solcare le strade elvetiche.
❓Cara Maja, i post-it ci rivelano come ci si fidi (ancora) più delle persone in carne e ossa rispetto ai sistemi di automazione. Come valuti questo atteggiamento?
La diffidenza è del tutto comprensibile: cedere il controllo e affidare il comando del mezzo a un sistema è qualcosa a cui non siamo abituati. Da recenti studi è tuttavia emerso chiaramente che questi dispositivi provocano molti meno incidenti rispetto ai veicoli convenzionali. Per dissipare ogni scetticismo ricordo inoltre che, per essere autorizzato a circolare in Svizzera, un veicolo a guida autonoma deve seguire un iter omologativo ben preciso.
❓L’ordinanza sulla guida automatizzata ha disposto le basi legislative per la circolazione dei veicoli a guida autonoma in Svizzera. In Germania questa è già una realtà, anche se solo per determinati modelli e a condizioni ben specifiche. Quali sono i prossimi passi per ottenere questo risultato anche qui da noi?
Ora è il turno delle case costruttrici, che devono richiedere alle competenti autorità nazionali la certificazione e omologazione dei sistemi in base alle disposizioni EU e UNECE pertinenti. Come nel caso di specifici modelli già ammessi in Germania l’autorizzazione, una volta ottenuta, potrà essere estesa anche ad altri Paesi, tra cui appunto la Svizzera. Nulla vieta però a un costruttore di richiedere che l’omologazione sia valida solo entro i confini nazionali.
❓In cosa consiste esattamente l’omologazione? Quali sono i requisiti o le procedure di verifica determinanti per poter transitare sulle nostre strade?
Il sistema deve sostanzialmente adeguarsi al contesto locale; si pensi ad esempio alla segnaletica e alle norme di circolazione, che variano da Paese a Paese. Per garantire la sicurezza i veicoli a guida autonoma, dotati di numerosi sensori in grado di rilevare le condizioni della viabilità, le caratteristiche del tracciato e la segnaletica, devono conoscere bene tutti questi aspetti e sapere come comportarsi negli scenari più disparati. A tal fine vengono condotti test approfonditi, ad esempio in situazioni di traffico intenso in autostrada.

Maja Ouertani, Responsabile settore Sicurezza veicoli e vigilanza all’USTRA (Fonte: RTS, A bon entendeur)
❓Secondo te quando vedremo i primi mezzi a guida autonoma in Svizzera?
Sono fiduciosa che il settore automotive guarderà presto al nostro Paese come un’importante opportunità di espansione per le tecnologie di automazione.
Grazie, Maja, per gli interessanti approfondimenti! Siamo curiosi di scoprire quali sviluppi ci aspettano in ambito di guida autonoma, tanto a livello istituzionale come Ufficio quanto individuale nella vita privata.
Qui puoi leggere la prima e la seconda parte della serie a tema BEA:
- Saliresti a bordo di un veicolo a guida autonoma?
- Immagina di essere nel 2060… Come ti sposti da A a B?
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