Saliresti a bordo di un veicolo a guida autonoma?

Alla fiera BEA di quest’anno l’USTRA era presente con il tema «Mobilità 2060» per mostrare che cosa può la guida autonoma già oggi e in che direzione continua a evolversi. In una serie di tre articoli raccogliamo le opinioni dei visitatori della fiera.

Retrospettiva BEA Parte 1

«Saliresti a bordo di un veicolo a guida autonoma? Perché (no)?»

Abbiamo posto questa domanda ai visitatori della BEA, che hanno potuto esprimere su dei post-it la loro opinione, i loro suggerimenti e le loro perplessità al riguardo. Al termine, questi post-it li abbiamo raccolti e trasmessi ai nostri esperti.

A dare il via ai lavori è Patrizia Portmann, esperta USTRA sul tema della guida automatizzata, giurista e vice capodivisione Reti stradali nonché responsabile del settore Prescrizioni utenti stradali.

Patrizia, fra le risposte alla domanda posta in fiera ci sono molti «no» e «ho bisogno di avere il controllo dell’auto», ma anche diversi «sì, certamente». Le posizioni nei confronti della guida automatizzata sembrano essere molto chiare, no?

Sì, dalle risposte emerge che da un lato c’è curiosità e fiducia nella tecnologia del futuro, dall’altro però anche scetticismo e insicurezza che comportano un netto rifiuto.

 

Spesso la guida autonoma viene associata a esempi tratti dai media o ricondotta ad alcune case automobilistiche precise. E altrettanto frequenti sono le esperienze con gli ADAS, cioè i sistemi di guida assistita (ad es. «lane assist, che sterza da solo»), scambiate per casi di guida automatizzata.

Esatto, questa confusione è diffusa. È importante fare chiarezza per quanto riguarda la distinzione fra sistemi di automazione, come il pilota automatico autostradale, e sistemi di assistenza, come il lane assist (mantenimento di corsia). Quest’ultimo, ad esempio, mi supporta (assiste) alla guida, ma rimango io, in quanto conducente, responsabile di ogni tipo di manovra. Perciò non posso togliere le mani dal volante né distogliere l’attenzione dalla strada. Nel caso della guida automatizzata invece il sistema può sostituirsi a me conducente. Si tratta pertanto di una tecnologia in grado di gestire molti più scenari di viabilità, diversi tra loro, rispetto a un sistema di assistenza. Per essere in grado di controllare la marcia del veicolo il dispositivo di automazione utilizza numerosi sensori posizionati sulla vettura, che riconoscono ad esempio la strada, altre auto, i cartelli e la segnaletica orizzontale. Credo che in merito a questa distinzione occorra ancora un grande lavoro di informazione e divulgazione, per aumentare la fiducia e la curiosità dei cittadini verso la guida autonoma.

Intervista di Patrizia Portmann per il podcast CityLab Bern (Digital Stadt Bern) alla fiera BEA (foto: CityLab Bern)

L’automazione può essere di aiuto soprattutto alle persone che non guidano spesso. In autostrada, quando il traffico è intenso, la tecnologia può ridurre gli errori dovuti allo stress. Dove o per quali gruppi di utenti vedi il potenziale maggiore?

In generale i sistemi di guida automatizzata, ad esempio il pilota automatico autostradale, aiutano il conducente rendendo il viaggio meno faticoso. Questo vale non solo per chi viaggia spesso, ma anche per chi è piuttosto saltuariamente al volante. In particolare, per quanto riguarda i veicoli senza conducente a bordo, vedo una grande utilità nei servizi on demand, ad esempio per le persone anziane che preferiscono non guidare, ma continuare a spostarsi anche in zone dove l’offerta dei trasporti pubblici è ridotta. Inoltre, servizi di questo genere incentivano la shared mobility, ovvero l’uso condiviso dei veicoli. Le driverless car però sono un’opportunità anche per il trasporto merci, ad esempio per sopperire alla carenza di autisti o semplificare la logistica all’interno di aree aziendali.

 

Grazie, Patrizia, per questi interessanti approfondimenti. Il tema specifico dei servizi on demand e della mobilità del futuro sarà trattato qui sul nostro blog la prossima settimana.

➡️ Per riascoltare l’intervista (in tedesco) rilasciata da Patrizia Portmann, responsabile Prescrizioni utenti stradali, al podcast CityLab Bern (Digital Stadt Bern) in occasione della fiera BEA clicca qui: «CityLab Bern Podcast» mit Patrizia Portmann, Leiterin Vorschriften Verkehrsteilnehmende ASTRA  

➡️ Per maggiori informazioni: ordinanza sulla guida automatizzata.

➡️ Le risposte alle domande più frequenti sull’argomento sono disponibili in un precedente articolo del blog USTRA recuperabile qui.

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